
Progetto Architettonico:
Giovanni Vaccarini Architects
Progetto
Strutturale:
FV Progetti ingegneria Strutturale
Anno:
2018
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POWERCROP RUSSI S.R.L.
Russi (RA)
Realizzazione strutture di supporto rivestimento in legno, struttura e rivestimento in lamiera camino
Giovanni Vaccarini Architects
L’area industriale Eridania, situata vicino a Russi, in provincia di Ravenna, è delimitata a nord-ovest dal fiume Lamone e attraversata dalla ferrovia Faenza-Ravenna. Un tempo dedicata alla produzione di zucchero, oggi l’area è utilizzata principalmente per l’inscatolamento e il magazzino, su una superficie di 46.000 metri quadrati. Una porzione di 280.000 metri quadrati, comprensiva di tre ampie aree umide, è stata bonificata e rinaturalizzata, restituendo l’area alla comunità. Il masterplan del Polo, progettato da Giovanni Vaccarini, prevede un dispositivo ambientale a bassa tecnologia, caratterizzato da un terrapieno che funge da interfaccia tra l’area rurale e quella industriale. Questo margine, realizzato come dune simili a quelle del paesaggio adriatico, varia in altezza tra tre e dieci metri e ospita alberi, piste ciclabili e pedonali. Tale configurazione non solo mitiga l’impatto ambientale, ma anche crea una transizione visiva e funzionale tra il paesaggio agricolo e il nuovo polo industriale dedicato alla produzione energetica. La produzione annua stimata del polo è di 222 GWh, sufficiente per coprire il fabbisogno energetico di 84.000 famiglie, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni di gas serra. La struttura comprende impianti per la produzione di energia da cippato, un impianto a biogas alimentato da liquami zootecnici, e un impianto fotovoltaico di circa 1.000 mq. Questo progetto si allinea con le linee guida dell’Unione Europea, che mirano a raggiungere il 32% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030. Attualmente, l’energia da biomasse rappresenta una quota significativa delle energie rinnovabili in Europa, contribuendo al 10% del totale e coprendo il 59% della produzione di energia rinnovabile. Le grandi strutture del complesso, rivestite in legno, sono ispirate alla tecnica di camuffamento Razzle Dazzle, utilizzata durante la Grande Guerra per disorientare l’osservatore. Questa tecnica, combinata con un pattern mutevole delle scandole lignee, rende la percezione dell’edificio costantemente variabile, riflettendo un omaggio all’arte dell’intreccio e all’architettura nomadica.